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La sentenza della Cassazione sull’occupazione del parcheggio condominiale
Con la recente pronuncia n. 31700 del 20/07/2023 la Corte di cassazione penale torna sul tema dell’uso abusivo di un parcheggio condominiale.
L’incolpato faceva ricorso sostenendo che l’accesso abusivo e il parcheggio nel cortile condominiale non potesse considerarsi violazione di domicilio perché non rientra nella definizione di “abitazione” o “dimora” indicati dall’art. 614 c.p.
L’art. 614 c.p. infatti stabilisce: “Chiunque s’introduce nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi s’introduce clandestinamente o con inganno, è punito con la reclusione da uno a quattro anni“.
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Il parcheggio condominiale è privata dimora
La Cassazione rigettando il ricorso ha invece affermato che il cortile rientra nella definizione di privata dimora: “l’area in questione è da ritenere a tutti gli effetti pertinenza del condominio e rientra quindi nel concetto di privata dimora tutelato dalla disposizione di cui all’art. 614 c.p. che non richiede la disponibilità esclusiva del proprietario ma che si tratti di luogo non
aperto al pubblico, ossia a chiunque, ovvero che si tratti di luogo che – come nel caso di specie – non sia accessibile a terzi senza il consenso del titolare”.
Pertanto deve essere applicata la pena prevista dall’art. 614 c.p. a chi acceda e utilizzi i posti auto del parcheggio condominiale abusivamente.
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Il diritto di esclusione dal cortile condominiale spetta a ciascuno dei condòmini
La Suprema Corte, proseguendo, ha poi stabilito ulteriormente che spetta a ciascun condòmino la tutela offerta dall’art. 614 c.p., cioè il diritto di escludere gli estranei dall’utilizzo del cortile privato ad uso di parcheggio.
Con le parole della Corte: “è irrilevante, ai fini della sussistenza del reato previsto da tale norma, che le “appartenenze” siano di uso comune a più abitazioni, spettando il diritto di esclusione da quei luoghi a ciascuno dei titolari delle singole abitazioni e che commette reato di violazione di domicilio chi s’introduca, contro la volontà di chi ha diritto di escluderlo, nel cortile dell’edificio condominiale, rientrando il cortile nel concetto di “appartenenza” dell’abitazione“.
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Come agire per tutelare i propri diritti a fronte dell’occupazione del parcheggio condominiale?
Qualora ci si trovi nella spiacevole situazione in cui un altro condomino oppure un terzo occupi abusivamente il proprio parcheggio o posto auto condominiale il modo per tutelare i propri diritti in modo efficace è anzitutto contattare un legale!
Anzitutto si potrà intervenire con una formale diffida ad adempiere che permette di fare salvi i propri diritti e di tentare in via bonaria di risolvere la situazione.
Successivamente si potrà avviare una mediazione civile che ha dei costi ridotti per poter tentare di raggiungere un accordo stragiudiziale. Questa è fondamentale perché svolge l’importante funzione di interrompere il decorso dei termini di decadenza dell’impugnazione della delibera salvando i diritti della persona.
Inoltre, questa procedura permette di raggiungere un accordo che ha lo stesso valore di una sentenza del tribunale.
Se questo accordo non fosse però possibile o le altre parti non volessero partecipare alla mediazione questa sarà comunque utile per il successivo giudizio civile in quanto il comportamento viene valutato al fine di condannare al pagamento delle spese di giudizio.
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