Differenze tra donazioni dirette e indirette: limiti, imposte e gratuità

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Differenze tra donazioni dirette e indirette: l’ordinanza della Cassazione

Il caso affrontato dalla Cassazione nell’ordinanza in commento riguarda una persona che in vita era perseguitata dai creditori e per cercare di sottrarre i propri beni dalle esecuzioni forzate aveva prima donato tutti i propri beni al coniuge di seconde nozze e poi, poco prima di morire, aveva scritto un testamento olografo (vedi questo articolo di approfondimento sul testamento) dove scriveva di voler lasciare tutti i propri beni a suo figlio.

In un secondo momento il figlio trovava una lettera del padre che accompagnava il testamento in cui diceva che aveva donato tutti i beni alla coniuge di seconde nozze solo per evitare che li prendessero i creditori e che quindi una volta che sarebbe deceduto la coniuge avrebbe dovuto provvedere a lasciare al figlio tutti i beni che aveva già ricevuto in donazione.

Ovviamente alla morte del disponente la coniuge di seconde nozze non consegnava spontaneamente i beni al figlio che si vedeva costretto a intraprendere un’azione giudiziaria.

L’ordinanza ci permette di affrontare il tema delle differenze tra donazioni dirette, indirette e il patto fiduciario.

Leggi ancheDonazioni esentasse? La recente sentenza n. 7442 del 20/3/2024

Differenze tra donazioni dirette e indirette: caratteristiche

Per donazione diretta si intende una donazione effettuata con l’intento di donare. In altre parole è espressa l’intenzione di liberalità che è l’essenza stessa della donazione (art. 769 c.c.). In questo senso la donazione comporta la diminuzione del patrimonio del disponente e un aumento del patrimonio di chi riceve la donazione.

Per donazione indiretta si intende invece indicare tutti quei casi in cui il disponente non trasferisce del denaro o dei beni semplicemente nelle forme della donazione, ma utilizza sistemi che mascherano una donazione. Ad esempio si tratta di una donazione indiretta quando un padre compra una casa per un figlio oppure quando il figlio compra dal padre una casa pagandola ad un prezzo di molto inferiore rispetto a quello di mercato, e così via. Vedi ad esempio questo mio precedente articolo sulle donazioni tramite bonifico bancario.

Riassumendo quindi si parla di donazione diretta quando una persona ha l’intento di arricchire un’altra persona e lo fa nelle forme previste per la donazione (atto pubblico, salvo che si tratti di donazioni di modico valore), mentre si parla di donazione indiretta quando una persona finge un’operazione onerosa nascondendo di fatto di aver fatto una donazione.

Leggi ancheL’opposizione alle donazioni ex art. 563 c.c. Cass. 27/9/2023, n. 27431

Il patto di fiducia: cos’è e perché è rilevante nel caso analizzato

Il figlio, ricorrente, aveva agito in giudizio contro il coniuge di seconde nozze del genitore deceduto per recuperare i beni che il padre avrebbe voluto lasciare a lui ma ha donato al coniuge. Il figlio dunque indica nel proprio ricorso che il genitore non avrebbe donato al coniuge ma gli avrebbe conferito i beni nelle forme di un patto fiduciario per gestirli finché non fosse deceduto per poi conferirli al figlio.

Il patto fiduciario (o pactum fiduciae) è un’operazione attraverso cui il disponente fa amministrare o gestire per particolari finalità un bene da parte di un fiduciario. Il patto può anche contenere gli obblighi di trasferire i beni a un terzo soggetto designato.

Il problema è che si parla di “patto” che può anche essere stipulato verbalmente ma è necessario dare la prova della sua esistenza. In questo senso la Cassazione ha ritenuto che una lettera separata rispetto al testamento (atto ricognitivo unilaterale del fiduciante) non fosse sufficiente a dimostrare l’esistenza di questo patto.

Leggi anche: Donazione con riserva di usufrutto ed usufrutto congiuntivo

La donazione di strumenti finanziari tramite ordine di bancogiro è una donazione diretta

Nella stessa ordinanza in commento la Cassazione ha ribadito il principio già sancito dalle Sezioni Unite nel 2017 per cui il trasferimento di strumenti finanziari (ad es. titoli di qualsiasi tipo) contenuti in un conto deposito titoli bancario effettuato tramite ordine di bancogiro configura una donazione diretta.

Questo significa che questa donazione deve essere effettuata nella forma dell’atto pubblico cioè davanti ad un notaio altrimenti sarà nulla!

Gli effetti delle donazioni sull’eredità

Le regole sulle donazioni sono importanti perchè hanno effetti che si ripercuotono gravemente sul patrimonio della persona nel triste momento della sua morte.

In particolare, nel momento della morte di una persona, se è avviata una causa giudiziaria da uno degli eredi per verificare che gli sia stata attribuita la giusta quota spettantegli dell’eredità, tutte le donazioni fatte in vita dal deceduto potrebbero essere annullate. In questo mio precedente articolo ho approfondito le quote che spettano a ciascun erede.

Per ulteriori approfondimenti sull’azione di riduzione e sull’impugnazione dell’eredità per lesione della quota di legittima vedi questi miei precedenti articoli:

Tutelare i propri diritti e la propria eredità

Lo studio Ticozzi Sicchiero & Partners offre la propria assistenza anche in materia successoria.

Per evitare dispute legali è sempre una buona regola rivolgersi a un professionista per un parere.

Se ciò non fosse sufficiente o qualora nascessero delle controversie è sempre possibile tutelare i propri diritti facendo ricorso alla mediazione civile. Una procedura obbligatoria che permette di raggiungere un accordo stragiudiziale che ha il valore della sentenza del tribunale.

Se l’accordo fallisse sarà poi sempre possibile avviare un giudizio ordinario.

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